Descrizione
Le prime notizie risalgono al 950 d.C. quando i Longobardi cominciarono a edificare sul territorio torri militari di avvistamento per difendersi dalla minaccia apportata dai Saraceni, che invano avevano tentato di raggiungere Amalfi da Gragnano. Accanto alla torre nel sito rialzato e centrale della pianura, per venire incontro anche alle esigenze religiose e sociali del già consistente insediamento abitativo, venne costruita una cappella, dedicata a Santa Maria delle Grazie.
La tradizione vuole che l'antica strada di collegamento tra il Sarno e i Monti Lattari passasse sotto la torre-campanile in prosecuzione con l'attuale via Pioppelle. D'altro canto, le grandi aperture alla base del campanile, tuttora esistenti, avrebbero proprio questo scopo funzionale.
Durante una visita del re Borbone, il curato della cappella, il canonico gragnanese Francesco Saverio Tortoriello, chiese al re un contributo economico per l’ampliamento della stessa. Il re lo concesse ed insieme ad altri fondi elargiti dal comune di Gragnano, la cappella divenne nel 1837 una più grande chiesa, premessa per divenire parrocchia autonoma. Un primo tentativo di costituirla fallì nel 1880 per l’ostilità della famiglia Pagano che aveva il patronato laico sulla cappella, ma nel 1904 si arrivò comunque all’istituzione della parrocchia. Negli anni successivi fu oggetto di continue trasformazioni, tra le quali la più radicale fu senz'altro quella del 1935, anno indicato anche nell'iscrizione collocata nel prospetto